Quasi annegamento

Ai fini dell'Assistenza immediata nel rugby, il termine “quasi annegamento” si riferisce a un paziente che ha subito una lesione da immersione o da sommersione.

La sicurezza dei soccorritori è fondamentale ed è importante non mettersi in pericolo.

L'esatta fisiopatologia è variabile, ma è importante valutare l'ipossia, l'ipotermia o l'aspirazione in questo gruppo.

Quando vengono rimossi dall'acqua, è importante che questi pazienti siano tenuti in posizione orizzontale, ove possibile. In acqua, il paziente sarà esposto a una pressione idrostatica significativa. Se il paziente viene improvvisamente rimosso ed è in posizione eretta, ciò può causare un drastico calo della pressione sanguigna.

Trattamento del quasi annegamento.

Il paziente deve essere soccorso e tenuto in posizione supina.

Una valutazione ABCDE deve avere luogo e devono essere effettuati gli interventi eventualmente necessari. È particolarmente importante assicurare che l’eventuale periodo di ipossia sia ridotto al minimo e bisogna prestare particolare attenzione a garantire la pervietà delle vie aeree, un adeguato effetto e ritmo respiratorio e una buona ossigenazione. In un paziente auto-ventilato in modo adeguato, l'ossigeno ad alto flusso deve essere somministrato tramite una maschera per l'ossigeno. Il vomito è un problema significativo nei soggetti che hanno subito un quasi annegamento ed è importante che il medico sia consapevole di ciò e preparato ad affrontarlo immediatamente, per minimizzare il rischio di aspirazione. Se del caso, il paziente deve essere gestito in posizione laterale di sicurezza.

In caso di arresto cardiaco, il soccorritore deve essere consapevole del rischio di ipotermia e apportare le modifiche necessarie alla rianimazione, come indicato nelle linee giuda sull'ipotermia.