Principi generali

1. Le commozioni cerebrali devono essere prese con estrema serietà per salvaguardare la salute a lungo termine dei giocatori

Gli eventi che causano commozioni cerebrali sono comuni nel Rugby; fortunatamente molti di questi non terminano con una commozione cerebrale. C’è una estesa varietà negli effetti iniziali delle commozioni cerebrali. La guarigione è spontanea, spesso con una rapida risoluzione dei segni, sintomi e cambi nella cognizione (da minuti a giorni). Questo potrebbe aumentare il potenziale per i giocatori di:

  • ignorare i sintomi delle commozioni cerebrali al momento dell’infortunio; o
  • ritornare a giocare prima di essere guariti pienamente da una commozione cerebrale diagnosticata.

2. Gestione sul campo di una sospetta commozione cerebrale durante un allenamento o una partita

Ogni atleta con una sospetta commozione cerebrale deve essere IMMEDIATAMENTE RIMOSSO DALLA PARTITA, utilizzando appropriate procedure per la gestione dell’emergenza.

Una volta rimosso dal campo, il giocatore infortunato non deve tornare in attività in giornata e fin quando non sarà valutato dal medico.

Se si sospetta un infortunio al collo, il giocatore dovrà essere rimosso soltanto da operatori sanitari specializzati nelle emergenze con appropriato addestramento nel trattamento spinale.

I compagni di squadra, gli allenatori, gli ufficiali di guardia, i team manager, gli amministratori o i genitori che sospettano che un giocatore potrebbe avere una commozione cerebrale DEVONO fare del loro meglio per assicurarsi che il giocatore sia rimosso dal campo di gioco in sicurezza.

3. Gestione a bordo campo di una sospetta commozione cerebrale

Si raccomanda che, in tutti i casi di sospetta commozione cerebrale, il giocatore si rivolga un medico o a operatori sanitari approvati per la diagnosi, assistenza e anche per le decisioni di tornare a giocare, anche se i sintomi sono scomparsi.

Gli atleti con sospette commozioni cerebrali:

  • non devono essere lasciati soli nelle prime 24 ore
  • non devono consumare alcolici nelle prime 24 ore e anche dopo dovrebbero evitarli fino a ricevuta autorizzazione di un medico o di un professionista della salute o, se non è disponibile il parere di nessun medico o professionista della salute, il giocatore infortunato dovrebbe evitare gli alcolici fino alla fine dei sintomi.
  • non deve guidare un veicolo a motore e non deve guidare fino a ricevuta autorizzazione di un medico o di un professionista della salute o, se non è disponibile il parere di nessun medico o professionista della salute, il giocatore infortunato non dovrebbe guidare fino alla fine dei sintomi.

Se si riporta uno o più dei seguenti sintomi, il giocatore deve essere trasferito per urgenti trattamenti medici nell’ospedale più vicino:

  • L’atleta lamenta dolore al collo
  • Peggioramento dello stato di coscienza (perlopiù sonnolenza)
  • Aumento di confusione o irritabilità
  • Mal di testa forte o in aumento
  • Emetismo ripettuto
  • Inusuali cambi comportamentali
  • Crisi (convulsioni)
  • Visione doppia
  • Debolezza o formicolio/bruciore alle braccia o gambe

4. Gestione di una commozione cerebrale o sospetta tale

RIPOSA IL CORPO, RIPOSA LA MENTE

Il riposo è la base della cura per la commozione cerebrale. Questo comporta il riposo del corpo – “riposo fisico” – e il risposo del cervello – “riposo cognitivo”. Questo significa evitare:

  • Attività fisiche come correre, andare in bicicletta, nuotare, etc.
  • Attività cognitive, come lavoro scolastico, studiare, leggere, televisione, videogiochi, etc.

Questo riposo completo dovrebbe durare almeno 24 ore. E’ importante gestire la commozione cerebrale in modo che ci sia riposo fisico e cognitivo fino alla scomparsa dei sintomi.

Prima di tornare in attività, il giocatore deve essere privo di sintomi durante il riposo. Il consenso medico o di operatori sanitari approvati è raccomandato prima di ricominciare l’attività.

I bambini e gli adolescenti dovrebbero essere trattati con più prudenza. World Rugby raccomanda che i bambini e gli adolescenti non giochino o non intraprendano allenamento di contatto per un minimo di due settimane dopo il termine dei sintomi. Gli studenti devono tornare a scuola o agli studi prima di ricominciare l’esercizio.

Dopo il periodo minimo di riposo E se privo di sintomi a riposo, deve essere seguito il programma di ritorno graduale al gioco (GRTP).

5. Tornare a giocare dopo una commozione cerebrale

  • Se i sintomi persistono o ricompaiono, si deve evitare l’allenamento di contatto e la pratica del gioco.
  • Un periodo minimo di riposo completo di 24 ore è raccomandato per gli adulti ma un “periodo di riposo completo” più lungo è raccomandato per bambini e adolescenti.
  • Il riposo dal gioco o dall’allenamento di contatto è raccomandato per un minimo di due settimane dopo la fine dei sintomi nei bambini e negli adolescenti.
  • Il GRTP deve essere completato:
    • per TUTTI i giocatori con commozione cerebrale diagnosticata
    • per TUTTI I giocatori con sospetta commozione cerebrale durante una partita o allenamento ai quali non era presente personale adeguatamente preparato.
  • Il GRTP deve essere cominciato solo dopo aver completato il periodo di riposo raccomandato e solo se il giocatore è privo di sintomi e non assume medicine che modificano i sintomi della commozione cerebrale.
  • I giocatori che subiscono una seconda commozione cerebrale entro 12 mesi, con un trascorso di più commozioni cerebrali, i giocatori con sintomi inusuali con un periodo di guarigione prolungato devono essere seguiti e gestiti da operatori sanitari (multi-disciplinari) con esperienza in commozioni cerebrali legate allo sport e non sarà possibile giocare a Rugby finché il giocatore non sarà autorizzato da un medico con esperienza nella gestione della commozione cerebrale.