Allenamenti individuali e in piccoli gruppi

I dati attuali suggeriscono che una riduzione delle misure PST avverrà in modo scaglionato, in base al sistema sanitario e alla capacità di effettuare controlli di un Paese. Le prime misure di allentamento probabilmente si concentreranno sulle attività non essenziali e sulla riapertura delle scuole. Queste modifiche potrebbero consentire a piccoli gruppi (es. <10) di incontrarsi. In ragione del maggiore rischio di infezione, tutte le restanti misure PST dovrebbero essere rigorosamente osservate. La preparazione atletica, il lavoro sulle skills e alcuni elementi della pratica non di contatto delle fasi statiche, potrebbero essere svolti in sicurezza in piccoli gruppi, in un contesto privo di contatto.

Tutti i giocatori e membri dello staff dovrebbero continuare ad osservare scrupolosamente le ’10 regole di ingaggio’ sopra descritte. L’applicazione di queste misure significa che, al momento del rientro alla struttura del Club, tutti i giocatori e staff dovranno modificare in modo significativo la propria routine quotidiana e pratica di lavoro. Uno screening quotidiano, una corretta igiene e le misure di distanziamento sociale, dovrebbero essere continuamente osservate (un esempio di questionario online per lo screening dei sintomi è illustrato all’appendice 1). Le misure PST, in qualsiasi momento, influiranno sul comportamento nell’ambiente della squadra, in svariati modi.

  • Quando si è fisicamente attivi il rischio di trasmissione interpersonale può essere più elevato e si raccomanda di aumentare la distanza ad almeno 1,5 metri tra gli individui per ridurre significativamente la probabilità di trasmissione del virus.
  • I saluti personali e i riconoscimenti fisici (strette di mano o abbracci) hanno sempre rappresentato una parte integrante di quella comunità che è una squadra di rugby. Questo tipo di azioni, tuttavia, non sono coerenti con il distanziamento sociale necessario e devono essere attivamente evitate.
  • Ove possibile, tutti i giocatori e lo staff dovrebbero indossare mascherine per il viso per impedire il possible contagio da parte di giocatori asintomatici e infetti. Quando questo non è possibile, gli allenamenti dovrebbero essere svolti all’aperto per limitare la possibile trasmissione tramite aerosol e goccioline respiratorie. I consigli per la preparazione di mascherine in tessuto possono essere consultati qui. (4) Quando un allenamento deve essere svolto al chiuso (es. durante un allenamento con i pesi) dovrebbero essere applicate le misure di distanziamento sociale.
  • Le squadre dovrebbero essere divise in gruppi di dimensioni permesse dai dipartimenti sanitari locali e di governo (es. <10). Gli allenamenti dovrebbero essere pianificati in modalità scaglionata per evitare la sovrapposizione dei gruppi.
  • Ove possibile, ad ogni gruppo dovrebbe essere assegnato un allenatore specifico, che avrebbe la supervisione solo di quel gruppo e non avrebbe contatti fisici con il resto della squadra. Questo limiterebbe il contatto ravvicinato dello staff con i giocatori, riducendo l’impatto potenziale di un caso positivo sulla disponibilità dello staff.
  • I giocatori dovrebbero evitare di farsi la doccia e consumare pasti presso la sede degli allenamenti e dovrebbero spostarsi da soli da e verso l’allenamento, a meno che i giocatori in questione non vivano già nella stessa abitazione.
  • Le riunioni con lo staff tecnico dovrebbero essere svolte in modalità digitale, all’aperto o, se al chiuso, in spazi che consentano la presenza di una persona per 4m2 e, ove possibile, tutti i giocatori e staff dovrebbero indossare mascherine per il viso.
  • La condivisione dell’attrezzatura dovrebbe essere evitata ove possibile; quando è necessario (come in palestra) gli attrezzi dovrebbero essere igienizzati tra un gruppo e l’altro.
  • Il materiale personale come le borracce dovrebbe essere chiaramente identificato con una scritta e non condiviso.
  • Non devono essere utilizzati integratori alimentari per uso comune.