Quarantena, isolamento e piano di tracciamento dei contatti

Ogni Paese ha una prevalenza di casi e tassi di crescita differenti per il COVID-19. In molti Paesi in cui le misure PST sul lockdown si stanno allentando, la diffusione del virus nella collettività è ancora presente.

Nei Paesi in cui la prevalenza dei casi di COVID-19 è elevata e in cui è presente una diffusione del virus all’interno della comunità, Federazioni e Competizioni dovrebbero assicurarsi che i Club abbiano una serie di piani finalizzati a gestire i casi sospetti nelle situazioni di allenamento e di gioco. Esse dovrebbero interfacciarsi con le proprie autorità pubbliche sanitarie e/o di governo locali per creare un piano di azione che assicuri la prevenzione di una potenziale diffusione del virus. Man mano che il corso della pandemia di COVID-19 si evolve, è probabile che le linee guida sanitarie locali sulle misure di quarantena per i casi sospetti subiscano delle modifiche, pertanto è cruciale mantenere un contatto regolare con le autorità pertinenti.

  • Se una persona infetta entra nell’impianto e si allena o gioca con la squadra, occorrerà un piano per gestire la quarantena e i test per giocatori e staff che sono ritenuti contatti ravvicinati.
  • Il tracciamento dei contatti rappresenta una parte cruciale nella prevenzione della diffusione della malattia e il Rugby deve svolgere un ruolo integrale nella prevenzione di possibili focolai dell’infezione. In questo documento è disponibile una copia delle linee guida dell’OMS sul tracciamento dei contatti. Questo aspetto sarà gestito dalle autorità sanitarie pubbliche e/o governative locali e la collaborazione della squadra assicurerà la presenza di un metodo efficace per la gestione dei casi emergenti.
  • In una circostanza simile, il Club deve essere in possesso delle informazioni riguardanti tutte le persone che erano presenti presso l’impianto insieme alla persona infetta e deve poter contattare tutti gli individui che sono stati un ‘contatto’.

Quando una persona (giocatori, allenatori, staff di supporto) presente presso un impianto o uno stadio, sviluppa sintomi di COVID-19 (febbre (misurata o si sente febbricitante), tosse, mal di gola, naso che cola o congestione nasale, stanchezza, respiro corto o difficoltà respiratorie, dolori muscolari, perdita del senso di olfatto o gusto, diarrea), questa dovrebbe informare immediatamente un medico e/o il manager per il COVID-19. La gestione del caso dovrebbe prevedere:

  • Isolamento immediato della persona presso l’area di isolamento dedicata.
  • Contatto con le autorità pubbliche sanitarie al fine di organizzare il trasferimento della persona, i test e l’isolamento.
  • L’impianto dovrebbe essere sottoposto ad una pulizia profonda nel rispetto di tutte le disposizioni emanate dalle rispettive autorità sanitarie pubbliche e/o governative.
  • La gestione dell’isolamento per coloro che sono esposti al contatto ravvicinato con la persona infetta sarà guidata dalle rispettive autorità sanitarie pubbliche e/o di governo.

Molte Federazioni e Competizioni implementeranno un protocollo per l’esecuzione dei test, molto probabilmente test PCR tramite tampone naso-faringeo. Abbiamo già visto negli sport in tutto il mondo, che i soggetti asintomatici possono risultare positivi al test PCR. Questi atleti dovrebbero isolarsi e seguire le linee guida per la salute pubblica prima di fare ritorno presso l’impianto.

Se la persona infetta è un giocatore o un membro dello staff che è stato un contatto ravvicinato di altri componenti della squadra, questo avrà conseguenze sulla disponibilità ad allenarsi e giocare:

  • La squadra dovrebbe evitare l’allenamento con contatto ravvicinato finché non si sarà consultata con le autorità sanitarie pubbliche e/o governative e sino a che non saranno state portate a termine le dettagliate procedure di tracciamento dei contatti.
  • Federazioni, Competizioni e Club devono prendere in considerazione il posticipo delle partite in relazione a casi singoli e/o di squadra di COVID-19 sospetto o confermato. Dovrebbero essere sempre ottenute indicazioni dalle autorità di sanità pubblica e/o di governo al fine di guidare questo processo. I piani di emergenza per la gestione di eventi simili dovrebbero essere concordati prima dell’inizio di una competizione.